N°2 | 2019 L’ECONOMIA DELLA NOTTE

Perché e come parlarne

La città notturna di cui stiamo parlando non è solo quella che espande il tempo del divertimento, e quindi gli orari di apertura dei bar, delle discoteche e dei locali in genere, dividendo le opinioni di chi ne evidenzia i benefici per l’economia e chi, viceversa, tende a demonizzarne le conseguenze sulle abitudini sociali dei residenti e sull’utilizzo degli spazi urbani.

Una buona economia notturna deve coincidere con un’offerta di opportunità regolamentata, pianificata e strategica. È questo il principio fondamentale da cui partono tutte le considerazioni dei lighting designer che da anni operano sul campo a livello internazionale e che hanno accettato di esporre il loro punto di vista o di raccontare le loro esperienze sulle pagine di Arredo & Città.

L’illuminazione è vista come uno strumento fondamentale per rendere la città attraente e vivibile. Un altro aspetto interessante che emerge dai diversi articoli è che il lighting designer non ha ricette precostituite perché non esiste una definizione “assoluta” di buona illuminazione.  Un presupposto imprescindibile del suo lavoro deve essere dunque la conoscenza/comprensione degli aspetti specifici della zona in cui opera.

 

INDICE

Raffaella Bassi
L’economia della notte. Perché e come parlarne

Piero Castiglioni
Luci della città

Susanna Antico
La città dopo il tramonto. Riflessioni sull’applicazione del Piano della Luce

Teal Brogden, Michael Lindsey, Carlos Madrid III, Sam Elders
L’ottimismo della luce: una conversazione

Seren Dincel
L’oscurità oltre la notte. La vitalità dei paesaggi urbani nelle città nordiche

Sebnem Gemalmaz
Città dalle storie infinite

Karolina M. Zielinska-Dabkowska
Sapere quando dire no

Elettra Bordonaro, Don Slater
Make-up o place making?

Isabelle Corten
Guerriglia lighting: uno strumento di riscossa sociale?

Bianca Tresoldi
Luce e arte: rivoluzione estetica del quotidiano