Una terrazza sul mare

by Fondazione Neri

Dalla terrazza si gode un incantevole panorama e nelle giornate limpide si riescono a scorgere le isole di Gorgona e Capraia. L’idea di trasformare un tratto di costa in una piazza aperta sul mare risale al 1925, eppure ancora oggi questo progetto architettonico, sia per il candore delle superfici che per l’eleganza degli arredi impiegati,  rimane tra i più belli e suggestivi di Livorno.

Di aspetto quasi metafisico, la Terrazza Ciano, oggi piazza Mascagni, è delimitata verso il mare da uno sinuosa balaustra, composta da 4000 colonnine in conglomerato cementizio, sulla quale sono installati numerosi pali per l’illuminazione prodotti dalla rinomata Fonderia del Pignone di Firenze.   Rispetto agli esemplari della stessa tipologia riprodotti sui cataloghi presentano una particolarità: per assecondare le esigenze della piazza sono stati “riadattati” in altezza tramite l’inserimento di uno stelo metallico posizionato al di sopra del capitello mentre al posto della tradizionale lanterna sostengono una sfera di vetro sormontata da una corona.

Su uno straordinario pavimento a scacchiera, costituito da 35 mila piastrelle bianche e nere, poggiano le basi di altri pali decorati, più alti di quelli posizionati sulla balaustra e caratterizzati dalla presenza di tre mensole reggi lampada sulla cima. Anche questi sono stati fusi dalla Fonderia del Pignone come documentano i cataloghi di vendita della prima metà del Novecento. A impreziosire ulteriormente lo slargo, nel 1935 viene realizzato un gazebo per la musica in muratura che riprende le forme dei suoi “illustri predecessori” in metallo, ampiamente diffusi  un po’ in tutto il mondo tra la seconda metà del XIX secolo e lo scoppio della seconda guerra mondiale.