Sepo il “cartellonista” della lampadina

by Fondazione Neri

Un grande, anzi grandissimo della pubblicità cartellonistica mondiale è stato senza dubbio Severo Pozzati (pseudonimo Sepo) nato a Comacchio nel 1895. Pittore e scultore espone le sue opere al fianco di artisti del calibro di Morandi, Carrà, Boccioni; studia Cézanne, Derain e la pittura italiana del Trecento e Quattrocento.

Col trascorrere del tempo riesce a tradurre queste esperienze in ambito pubblicitario dove, lavorandoci a tempo pieno, elabora uno stile nuovo, rivoluzionario, maturato in tre diverse agenzie: la Maga di Bologna, la Publivox di Ginevra e la Dorland di Parigi.

I suoi manifesti rivelano grande attenzione per le tecniche di riproduzione motivo per cui predominano, ai fini dell’economicità – presupposto fondamentale su cui si basa questo tipo di arte – gamme cromatiche essenziali e tinte piatte, che facilitano la stampa.

Tra le tante opere realizzate appaiono straordinari alcuni manifesti del 1939 che hanno per oggetto il tema della luce e della lampadina elettrica in particolare.

Uno di questi, creato per la ditta Osram, raffigura una lampadina con “attacco a baionetta” cioè con un sistema messo a punto dall’inglese Joseph Swan che permette, o meglio che permetteva,  il suo fissaggio in modo stabile e preciso (questo modello di lampadina è stato usato a lungo soprattutto in Francia e in Gran Bretagna).

Esemplare anche il secondo bozzetto dove una gigantesca e unica lampadina dà luce all’intero edificio per sovrapposizione (da osservare tutte le finestre illuminate di bianco): si tratta sicuramente di uno dei manifesti più belli nella storia della pubblicità della luce.