LE FONTANE IN GHISA DELLE MARCHE

by Staff

Nel corso della ricerca abbiamo riscontrato, prima per caso, poi andando più a fondo nell’indagine, che nella regione confinante con l’Abruzzo, le Marche, erano presenti diverse tipologie di fontane, di cui alcune identiche a quelle già documentate, altre del tutto originali. Gli esemplari risultano più concentrati lungo la dorsale appenninica, essendo la zona da sempre più ricca di sorgenti e corsi d’acqua. L’articolo che segue non è contenuto nel numero, ma è un’anticipazione sintetica dell’argomento, che andremo a sviluppare in futuro.

Fontane identiche o simili a quelle rinvenute sul territorio abruzzese

Civitanova Alta (MC) – Via del Pincio; Tolentino (MC) – Viale Cesare Battisti (angolo corso Garibaldi): identiche a quella di Castel di Sangro (AQ) – Piazza Plebiscito
Pieve Torina (MC) – Largo Giacomo Leopardi: identica a quelle di Castel di Sangro (AQ) – Corso Vittorio Emanuele e di Campo di Giove (AQ).
Sant’Elpidio a Mare (FM) – Piazza Cesare Battisti: identica alla fontana di Scurcola Marsicana (AQ)
Montefortino (FM) – Piazza Umberto I: identica a quella di Tocco da Casauria (PE) – Largo E. Berlinguer
Offida (AP) – Piazza Valorani: identica a quelle presenti nel territorio della provincia de L’Aquila, per l’esattezza a Magliano de’ Marsi, a Ortona dei Marsi e a San Demetrio ne’ Vestini.
Montemonaco (AP) – Piazza Risorgimento: simile alla fontana di Tocco da Casauria (PE) – Largo E. Berlinguer.
Potenza Picena (MC) – Piazza Matteotti: simile al modello di Castel di Sangro (AQ) – Piazza Plebiscito.

Ghisa e pietra

Abbiamo incontrato diverse situazioni in cui uno o più elementi in ghisa scelti “a catalogo” risultano combinati con altri materiali, in particolare la pietra. Le parti in ghisa sono o decori, che impreziosiscono per esempio la vasca, o vere e proprie sculture, collocate alla sommità .

Sant’Ippolito (PU) – Piazza Garibaldi
L’opera è stata realizzata nel 1890 da scalpellini locali. Una coppia di delfini e quattro mascheroni leonini sono in pietra, mentre il putto collocato sulla sommità è in ghisa. Secondo l’iscrizione presente sul piedistallo fu realizzato dalla fonderia della Val D’Osne.

Corinaldo (AN) – Viale Dietro le Monache
La fontana presenta un ampio bacino circolare in pietra per la raccolta dell’acqua che esibisce al centro un manufatto in fusione di ghisa. Questo si compone di un basamento (arricchito da volute, decori vegetali e antropomorfi) che sostiene due vasche sovrapposte intramezzate da un’elegante putto. L’acqua cade dall’alto del manufatto generando una cascata. È assai probabile che anche questa fusione sia opera della Val D’Osne.

Treia (MC) – Piazza della Repubblica
La fontana sorge al centro della piazza su un elegante bacino in pietra che ospita al suo interno un manufatto interamente in fusione di ghisa composto di base, stelo e vasca circolare da cui fuoriesce l’acqua. Sullo stelo appare l’iscrizione: Società Italiana Condotte d’Acqua costruì – Roma Fonderia Ing. Santini 1886.

Castelraimondo (MC) – Piazza della Repubblica
Elegante fontana in pietra dotata di quattro fieri leoni in fusione di ghisa rappresentati in posizione seduta, intenti a sostenere con la zampa anteriore destra lo stemma cittadino, mentre un boccaglio stretto tra le fauci versa l’acqua nella vasca sottostante.

Caldarola (MC) – Via Pallotta
Sui lati di un parallelepipedo in pietra, ben visibile al centro della vasca ottagonale, sempre in pietra, sono applicati mascheroni e rosette in ghisa all’interno di formelle. Alla sommità è collocata una bella vasca circolare con piedistallo in fusione di ghisa. Sul manufatto è riconoscibile l’iscrizione: Roma Fonderia Ing. Santini anno 1885. Società Italiana Condotte d’Acqua costruì.

Monumentali e uniche

Nelle Marche sono stati individuati 6 esemplari dei quali non abbiamo riscontro né in Abruzzo né in altre parti d’Italia. Due sono monumentali, le altre rimandano alla tipologia cosiddetta “a colonna”: una definizione che è adeguata per la forma, che risulta arricchita però da raffinati decori.

Offida (AP) – Piazza XX Settembre
Su uno dei pannelli laterali che compongono la vasca è riportata l’iscrizione “Offida festante saluta le purissime sorgenti del Polesio qui zampillanti, 20 settembre 1887”. L’opera consiste in un assemblaggio di elementi diversi scelti tra quelli presentati sul ricco catalogo della Société Anonyme des Hauts-Fourneaux & Fonderies du Val D’Osne. Spicca il gruppo scultoreo alla sommità, opera del noto scultore Mathurin Moreau: si tratta, come indicato sullo stesso catalogo, di una fata accompagnata da un putto intento a cingerla con una ghirlanda di fiori. L’opera rappresenta sicuramente uno degli esempi più significativi di fontane artistiche in ghisa ancora esistenti sul territorio nazionale.

Osimo (AN) – Piazza Boccolino
La grande vasca ottagonale, caratterizzata da raffinati decori, avvicina questa fontana di fine ‘800 all’esemplare di Offida e rispecchia totalmente un disegno riportato su un catalogo della Val d’Osne. Dal centro della fontana prende forma una elegantissima colonna (bassa ma imponente) che sostiene una vasca circolare. Al centro svetta una statua di fanciullo che regge sulla testa un cesto da cui fuoriesce l’acqua.

Macerata Feltria (PU) – Corso Angelo Battelli
La fontana è uno dei rari esemplari che si distinguono per la possibilità che aveva di fornire un duplice servizio: l’erogazione dell’acqua e l’illuminazione pubblica. Realizzata nel 1901, come riporta l’iscrizione sul basamento, si compone di una coppia di plastiche zampe leonine a sostegno delle vasche; di quattro impressionanti mascheroni a forma di mostri marini, di un elegante stelo-colonna che regge alla sommità due mensole reggi lampada.

Muccia (MC) – Piazza della Vittoria
Una fontanella a calice, di dimensioni abnormi, inserita all’interno di una vasca in pietra. Questa è in sintesi l’impressione che suscita la fontana, simile a tanti altri esemplari dislocati lungo la Penisola se non fosse per la presenza di bellissimi delfini che caratterizzano la fascia centrale del manufatto.

Fiuminata (MC) – Via Roma
È la classica tipologia della fontana a colonna, arricchita da una base in pietra e dalla presenza di due piccole vasche sospese. Si tratta di un manufatto raffinato sia nella forma che per i decori. Bellissimi i mascheroni che erogano acqua: la loro indefinibile fisionomia (uomo, animale?), è l’espressione di una ricerca formale che spesso genera creature puramente fantastiche. Come si legge sulla base, l’opera è stata realizzata nel 1909 dalla Società degli Alti Forni, Fonderie e Acciaierie di Terni.

Falerone (FM) – Largo Ferrer
Il basamento, riccamente decorato è presentato in più occasioni sui cataloghi della Val D’Osne. Regge un prezioso vaso portafiori e una coppia di mostri marini che rigurgitano l’acqua nelle vaschette sottostanti. Questo modello di fontana è molto antico in quanto le prime realizzazioni risalgono addirittura al 1858.