N°2 | 2020 LA BELLEZZA PER IL BENESSERE
Gli arredi in ghisa nelle città termali otto-novecentesche
Perché dedicare una monografia ai principali centri termali europei? Non per analizzare le caratteristiche delle acque e trarre conclusioni in merito alle patologie per le quali erano e sono raccomandate. La presenza di una sorgente d’acqua dotata di facoltà terapeutiche ha motivato la nascita di città, destinate soprattutto ad ospitare quanti dalle cure termali dovevano trarre beneficio; ma è soprattutto lo sviluppo urbanistico, che tra fine ‘800 e inizio ‘900 le investe, a renderle “speciali”.
I principi guida che regolano questa trasformazione sono riconducibili a due termini chiave: benessere e bellezza. Per facilitare l’accesso alle acque, e soprattutto per creare un contesto in cui le persone fossero pienamente a loro agio, è stato fondamentale l’impiego di grandi strutture e di arredi in ghisa, presenti nei centri termali, più che in qualsiasi città. Manufatti unici, alcuni sopravvissuti, altri no, riprodotti nelle cartoline d’epoca, presenti nell’Archivio della Fondazione Neri e riportate sulla rivista. Sono immagini che testimoniano come i luoghi di cura fossero in grado di offrire relax e divertimento, favorire la socialità, cominciando a delineare quello che sarebbe poi diventato il concetto di vacanza.
INDICE
L’architettura delle città termali
Francia e Mitteleuropa: il valore aggiunto della ghisa d’arte
Passato e presente: luoghi italiani delle acque
Terme climatiche: il caso di Abbazia
La tutela dei manufatti in ghisa nelle città termali