N°1 | 2004 LE FONDERIE TOSCANE

Indagine storica su un importante bacino europeo di produzione della ghisa

Il tema dei lampioni in ghisa viene riproposto ai lettori della rivista attraverso alcuni elementi tra i più significativi della collezione del Museo. La loro storia, insieme agli aspetti formali che li caratterizzano, riconducono alla Fonderia del Pignone, attiva a Firenze fin dalla prima metà dell’Ottocento con una ricca produzione di manufatti per l’illuminazione e l’arredo urbano, come attestano i suoi cataloghi di vendita.

Nello stesso bacino toscano, famoso sin dall’antichità per la lavorazione del ferro, operarono anche le Fonderie Granducali di Follonica e l’Officina Michelucci di Pistoia. Insieme alla Fonderia del Pignone contribuirono a creare un’eccellenza nell’arte della fusione della ghisa che per alcuni decenni consentì all’Italia di competere nel campo dell’arte fusoria con altre importanti regioni europee.

 

INDICE

LE FONDERIE TOSCANE

MUSEO ITALIANO DELLA GHISA. I Lampioni della Fonderia del Pignone
Roma: Il lampione artistico del Cambellotti
Firenze: Il candelabro del giglio
Bologna: Il volto luminoso del centro
Parma: Luce dal parco
Milano: La sentinella dei Bastioni
Firenze: Illuminazione fantastica
Gubbio: Il lampione di San Francesco
Livorno: Lumi sulla ‘Piccola Venezia’

La Fonderia del Pignone nell’archivio fotografico del Museo Italiano della Ghisa

La costa del ferro. Esperienze minerarie e siderurgiche in Toscana, dall’età classica alle ferriere del ‘500

LE FONDERIE GRANDUCALI DI FOLLONICA

LA FONDERIA DEL PIGNONE

L’OFFICINA MICHELUCCI DI PISTOIA

LA CORTE DI VIENNA IN TOSCANA (1737-1859). Il Granducato degli Asburgo-Lorena e le prime Esposizioni ottocentesche

NELLA TERRA DEGLI ETRUSCHI. Passeggiate toscane tra arte, natura e cultura mineraria

APPROFONDIMENTI